Marzo 2021

don Nicola Modarelli

Il tempo di quaresima ormai volge a termine e chissà se abbiamo preso coscienza ma soprattutto se ci siamo lasciati afferrare da Cristo, il Crocifisso risorto che ci prende per mano, che ci strappa al peccato e alla morte e che ci riconsegna alla vita.
È vero che stiamo attraversando un periodo tinto di incertezza, di stanchezza, di paura; si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi.

don Nicola Modarelli

L’adolescenza come età non esiste più poiché è stata attaccata dai processi sociali che hanno preteso da un lato di prolungare falsamente l’infanzia, sfruttando l’idea di una presunta innocenza del bambino; ma dall’altro di accelerare l’entrata nell’età adulta, l’età del voglio e posso.
L’uomo è un animale lento, con una storia evolutiva di centinaia di anni e l’adolescenza è sempre stata un passaggio decisivo e importante verso la maturità che, una volta scoperta, mostra già il segno di ciò che ci aspetta: la morte.

Marietta Di Sario

La Pasqua è ritornata anche quest’anno e per la seconda volta ci trova in ostaggio della pandemia.
In un momento in cui è sempre più difficile trovare parole nuove per infondere coraggio e alimentare la speranza, prendo in prestito da Don Tonino Bello un toccante augurio
per la Pasqua di tanti anni fa.

di Francesca Caputo

Dalla preistoria, usata per rituali religiosi, passando per il teatro fino ad esibirsi nei cortei del Carnevale, la maschera ha da sempre assunto un forte valore antropologico. Originariamente era usata per ottenere la forza soprannaturale degli spiriti a beneficio della comunità; la si associava al culto degli antenati; nel teatro greco aveva la funzione di caratterizzare il personaggio rendendolo visibile anche a grandi distanze e secondo la tradizione del Carnevale, in Italia, già dal Medioevo ha rappresentato vizi e virtù del popolo, della borghesia e della nobiltà.