don Nicola Modarelli

Le celebrazioni ormai prossime in onore dei nostri Santi Patroni San Chirico e Santa Sinforosa, indicano ancora una volta la strada da percorrere per diventare sempre più intimi del Signore. I martiri appartengono alla storia dell’umanità e alla storia della chiesa perché costituiscono esempi luminosi di adesione e fedeltà a Dio e ai valori che a lui rinviano. La storia dei martiri è, perciò, una storia di grazia che offre alla creatura il dono di dare la vita per il suo creatore e Signore.

La storia di Santa Sinforosa, trova anche una similitudine con il secondo libro dei Maccabei, nel confronto tra il coraggio dei sette fratelli e della loro madre e la superbia di chi sfruttando il potere violento, calpesta la dignità e la libertà della persona di rinunciare alla propria fede o di subire la morte. Riflettiamo sulla figura dei martiri: essi, mentre appaiono a uno sguardo frettoloso dei vinti e degli illusi, che hanno confidato veramente sull’intervento miracoloso di Dio, in effetti sono dei sapienti che sanno valutare la vita e le cose del mondo mettendosi dalla parte di Dio. Non temono il tormento e la sofferenza perché li considerano il prezzo da pagare per affermare il primato di Dio e della sua Legge. Il Signore che vede dall’Alto e in tutta verità ci da conforto. In definitiva, la sofferenza e la morte dei martiri rappresenta un giudizio di condanna sulla malvagità umana, che non ha l’ultima parola, che spetta a Dio. Santa Sinforosa ha preso sul serio le esigenze assai impegnative poste da Gesù a coloro che vogliono seguirlo come discepoli. E ancora una volta i nostri santi ci offrono un esempio di una vita coerente con la fede professata e chiede a tutti di essere onorata con devozione vera e autentica attraverso una testimonianza personale che manifesti nelle opere la propria adesione a Cristo e la propria appartenenza ecclesiale. Ecco perché si avverte l’esigenza di fare festa, di stare con loro, di renderli partecipi di ogni attività. Ecco il senso delle processioni . noi vogliamo che i santi condividano le nostre stesse strade ma è anche vero che noi dobbiamo innalzare il nostro cuore per conformarlo a Cristo. Questo deve essere il senso della vera festa.