Synpherusa

Periodico di informazione pastorale della parrocchia di San Chirico Raparo.
Refenti

di Roberto Bonin

“Non tutti i mali vengono per nuocere”, dice un famoso detto italiano. E così è stato anche per la pandemia di Covid-19, e in particolar modo se la si analizza dal punto di vista della diffusione digitale. È sotto gli occhi di tutti, difatti, che l’attuale situazione di emergenza sanitaria abbia fatto fare al nostro Paese quel grande salto in avanti, in fatto di lotta al digital divide, che si aspettava da tempo. Finalmente – ed è proprio il caso di dirlo – i prodotti, i servizi, e soprattutto la “cultura”, digitale ha conquistato definitivamente tutti gli italiani, facendogli abbracciare nuovi stili di vita e nuovi paradigmi tipici dell’era informatica. Rispetto a Paesi più digitalmente avanzati, il Belpaese è sempre apparso come il fanalino di coda, e non solo in Europa ma nel mondo intero, superato anche da nazioni apparentemente meno avanzate.

Avv. Giuditta Lamorte

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha qualificato l’attuale situazione epidemiologica come “pandemia”, riconoscendo al virus una rapida capacità di diffusione, tutto questo ci porta a rivalutare e rimodulare tutte le nostre priorità e i nostri diritti fondamentali, pur di tutelare il diritto alla salute.

dal libro "Cucina Pajsana"di Pasquale Tornatore

NGRIRIENDƏ:
farina, ‘nu chilƏ;
zuccherƏ, 250 hrammƏ;
uegliƏ, ‘nu mienzƏ bicchierƏ; 0 nzugnƏ, ‘nu cucchiarƏ;
castagnƏ vullutƏ mannarƏ, ‘nu chilƏ;
Ciucculata fundenda hrattata;
cannella, ‘na pullicara;
ruiƏ ovƏ
cafè, sei tazzƏ.